nel 1999 partiva l'avventura in rete di Casaleweb, iniziativa allora forse pionieristica, pochi erano ancora i frequentatori del web, soprattutto nelle piccole realtà locali, e l'informazione era ancora fortemente concentrata nelle mani di pochi editori (stampa, reti televisive). Era comunque una forma di comunicazione gerarchica, centralizzata, che partiva dall'alto e andava verso il basso, i lettori erano solo fruitori passivi della notizia e dell'informazione in genere

In quell'anno, nella presentazione del sito scrivevamo

riteniamo che il futuro sviluppo dell'informazione sarà sempre più legato alla Rete, e in modo particolare questo tipo di informazione, che non possedendo risorse, mezzi ed apparati che consentano di utilizzare mezzi di comunicazione di altro tipo (stampa, radiotelevisione ecc.) può veramente trovare solo in questo modo uno spazio per una diffusione in altri modi impensabile. Pensiamo che effettivamente lo sviluppo e l'utilizzo di Internet favorisca la democrazia, la diffusione delle idee, delle conoscenze e dell'informazione in modo completamente trasparente e aperto a tutti .

 

Il tempo ci ha dato ragione, ed oggi la Rete, al di la dei suoi innegabili difetti, è veramente uno strumento insostituibile per la libera diffusione delle idee, adesso l'informazione non è più centralizzata, parte anche dal basso, dal singolo cittadino del paese più sperduto del mondo.

 

All'epoca ci proponemmo anche di diventare una sorta di piazza virtuale che mettesse in contatto la nostra realtà con i nostri concittadini che vivono in altre parti d'Italia o del mondo e che sentono ancora vivi i legami con le loro radici familiari e culturali. Molti si sono ri-conosciuti ritrovando persone, luoghi, memorie; anche su questo aspetto abbiamo ottenuto buoni risultati.

Abbiamo cercato di registrare, documentare, ritrovare, per quello che i nostri limiti ci hanno consentito, alcuni tasselli della storia, del colore, della vita, della nostra comunità

 

In anni molto più recenti abbiamo visto il nascere nella nostra realtà di un cospicuo numero di siti web, tutti, benchè assolutamente no-profit, curati con grande passione ed attenzione. Questo è per tutti noi motivo di grande soddisfazione, anche perchè conforta la nostra visione della Rete come importantissimo strumento di democrazia e di diffusione delle idee.


Ma, per finire, affinchè tutto quanto detto non appaia soltanto un puro esercizio di celebrazione ed autocelebrazione, vogliamo porre l'attenzione su di un punto fortemente negativo, su qualcosa che non siamo riusciti a realizzare. Una autocritica pare essere doverosa.

Una grande opportunità ci sta sfuggendo. Quasi tutti noi siti locali stiamo dando informazione di vario tipo, culturale, storico, religioso, ecc. e questo è assolutamente encomiabile, ma quello che forse ci è mancato, ci manca, è la capacità di incidere sulla nostra realtà, di riflettere sulla nostra realtà, quello che obiettivamente sapevano fare meglio alcuni nostri predecessori che avevano il coraggio di produrre informazione, idee, critiche, con le riviste e i giornalini ciclostilati. Citiamo, uno per tutti, l'amico Michele Lepore, che ha prodotto in tante occasioni articoli e opere di grande spessore e di grande valore culturale e civile.

Noi dovremmo, crediamo, riuscire a fare anche questo, diventare laboratorio di idee, di discussioni, di analisi della realtà, se vogliamo dare una valenza più alta alla nostra attività e se vogliamo utilizzare più compiutamente questo importante strumento di comunicazione che abbiamo a disposizione.

Se riuscissimo ad andare oltre le manifestazioni, le feste, il folclore, le fotografie e i video dei concertini, non sarebbe una cattiva cosa. La realtà in cui viviamo non è certo la migliore possibile, tutt'altro; se riuscissimo a parlarne onestamente, senza timori e senza prevenzioni, non sarebbe una cattiva cosa.

Antonio Cerbarano





 

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